venerdì 11 marzo 2011

Libera scelta

venerdi 11 marzo 2011- Politically correct

Si è conclusa in settimana la discussione alla Camera in materia di testamento biologico. Il voto definitivo in aprile.
Mentre eravamo impegnati a leggere su tutti i quotidiani, dell’intervento maxillo-facciale del nostro premier, nessuna o poche notizie sulla Legge che paradossalmente andrebbe contro l'idea originaria, obbligando il malato, al di là delle sue volontà, a nutrizione artificiale e idratazione, come se fossero normali pasti a pane e acqua e non terapie, fatte con farmaci e con un sondino, presidio medico-chirurgico.
Welby e la famiglia Englaro hanno portato in tribunale il diritto di tutti di scegliere per la propria vita, compreso quello di rifiutare trattamenti sanitari”. Adesso la nuova Legge vuol stravolgere, ancora una volta, questo principio fondamentale.
La storia può essere riassunta così: se, quando sarà il momento, speriamo il più distante possibile, tu dovessi entrare in coma vegetativo e non avere possibilità d comunicare, chi deciderà la tua sorte? Credo che prendere atto di un testamento biologico redatto nel pieno delle tue facoltà mentali e attenersi alla tua volontà, sia l’unica, la più umana e la più democratica delle soluzioni.
In quel fatidico momento devi essere solo tu a decidere, indipendentemente dalle morali, dalle concezioni o dalle culture di quanti ti circondano e se chi ti sta accanto (marito, moglie, figlio, amante o anche solo parente o amico), ti ama, ti vuole bene e ti rispetta come persona, deve rispettare la tua decisione. Questo è il testamento biologico.
Quel che vogliono fare, leggi “Legge”, pretende invece di disporre anche della tua ultima volontà.
E allora, crediamoci una volta per sempre nell’”essere umano” in tutta la sua debolezza e fragilità, non ergiamoci a suo giudice, almeno nei suoi ultimi momenti, che già la vita è stata con lui ingrata. Lasciamolo decidere di andare incontro al suo futuro, secondo la sua volonta, perchè, almeno quello, senz’altro e soprattutto non appartiene a noi.
valter niselli

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