martedì 22 marzo 2011

Fare i conti senza l'oste

lunedi 21 marzo 2011- Good Morning Caldiero

In una delle ultime interviste con la storia (25 gennaio), trapelava, per il nostro Paese, la notizia di un progetto in essere di: “installare delle barriere fonoassorbenti e al contempo fotovoltaiche lungo la ferrovia”, spiega Molinaroli a L’Arena, “tipo quelle che sono appena state montate a Vallese, lungo la Transpolesana”. “Si parla da tempo di proteggere il centro abitato dal rumore e dalle polveri prodotte dai treni”, illustra il sindaco, “ci siamo informati ed ora c'è la tecnologia in grado di fare ciò, integrata ai pannelli per produrre energia, che peraltro sono di ingegneria straniera, studiati per non creare un impatto visivo eccessivo in un centro abitato”.
L’idea sarebbe, secondo indiscrezioni, di innalzare un “muro” di pannelli fonoassorbenti e anche fotovoltaici, sul lato sud della linea ferroviaria, non si sa bene da dove nè fino a dove.
Tralasciando quell’appellarsi a “ingegneria straniera” , forse perchè l’Ingegneria italiana, in termini di impatto visivo, ha già fatto i suoi danni su quel chilometro di viale della Stazione e ammesso che non vi siano ostacoli di confine, da parte delle Ferrovie, l’idea di per sè può essere discutibile, nel senso che potrebbe essere fonte di pubblica discussione.
Con quali soldi e in che tempi potrà essere però realizzata siffatta opera, coscienti di essere ad un anno dalla scadenza del mandato e che il capestro del “Patto di stabilità” non lascia che briciole per piangere? Col “Project Financing straniero”?
valter niselli

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