giovedì 31 marzo 2011

La fine di un incubo

giovedi 31 marzo 2011- Politically correct

E’ bastato che si presentasse alla folla, davanti al municipio, sfoderando un sorriso smagliante e un boato di stupore, felicità, senso di pace e serenità si è propagato per tutta l’isola.
Nemmeno Medjugorje, durante le apparizioni si permea di una sensazione così rassicurante.
E di promesse ne ha fatte ad una popolazione che fino a dieci minuti prima, esasperata, avrebbe linciato il governo tutto.
"Via gli immigrati entro 48-60 ore, chiuderemo il centro di accoglienza, zone libere dalla burocrazia, moratoria fiscale, bancaria e previdenziale, candidatura dell’Isola a premio Nobel per la Pace".

"Ho il vezzo e l’abitudine di risolvere i problemi - ha dichiarato - e durante la notte, via internet, ho acquistato casa qui a Lampedusa, e quindi oggi sono uno di voi”.
Prospetta inoltre “un piano colore da attivare, - vorrei - che l’isola avesse i colori di Portofino“ e “Un piano di liberazione dell’isola: ci sono 6 navi e una settima in arrivo, con una capienza di 10 mila passeggeri”.
A chi gli domandava la destinazione a finire di tutta questa gente, non è stata data risposta, segno evidente che ancora nessuno lo sa.
E’ passato poi alla conferenza stampa, rilasciando ai giornalisti conferme e ulteriori promesse: “Lampedusa sarà sede di un casinò, sarà realizzato un campo da golf, una scuola e infrastrutture sanitarie”.
Bastava poco per mettere tutto a posto e tranquillizzare la nazione, come ai napoletani con la spazzatura e agli aquilani dopo il terremoto. Santo subito!
valter niselli

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