martedì 18 gennaio 2011

Ruby tuesday, ma anche saturday e sunday

martedi 18 gennaio 2011 - Politically correct

Oggi pomeriggio, al seguito della ben nota vicenda giudiziaria, dopo la richiesta di dimissioni da parte delle forze politiche di minoranza, si sono avute le varie dichiarazioni dei fedelissimi del premier.
Il ministro degli esteri Frattini: ”Io sono preoccupato, perché nel mio Paese si viola la privacy, diritto fondamentale dell’Europa. Noi stiamo celebrando una fase del processo davanti ai mezzi d’informazione. Secondo la giurisprudenza europea, chiunque – anche il personaggio politico – ha il diritto che il processo si svolga in aula. Non davanti ai media. E che soprattutto persone del tutto estranee, che hanno partecipato a una cena, che sono state spiate e perquisite nelle loro case, abbiano diritto alla propria immagine. Sono presentate tutte come ragazze di malaffare, rovinando loro la vita. Questi sono diritti di cui ci dobbiamo preoccupare”. Il portavoce nazionale del Pdl, Capezzone: ”Bersani, Franceschini e compagni hanno gettato la maschera. Ora, vorrebbero rovesciare il voto degli italiani, cacciare chi è stato eletto e confermato, e non ridare la parola agli elettori, ma insediare un governo non legittimato dal consenso. Vogliono il potere senza il consenso, visto che non riescono a vincere nelle urne. Vogliono continuare nell’uso politico della giustizia. Non cambiano mai”. Il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Sacconi: “L’indagine milanese sul presidente del Consiglio evidenzia una vera e propria emergenza democratica che l’opposizione non rileva preferendo ancora una volta cogliere il contingente vantaggio dell’operazione di discredito. In realtà è sotto gli occhi di tutti l’anomalia di uno straordinario impiego di mezzi rivolti a monitorare il Presidente del Consiglio alla ricerca di una notizia di reato”. Il capogruppo Pdl al Senato, Gasparri: “Siamo con il presidente del Consiglio anche in questa battaglia di verità e di libertà”.
Il giornale dei vescovi “Avvenire” invita invece tutti a fare chiarezza, e, riportando le parole del cardinale Bagnasco: “In qualunque campo, quando si ricoprono incarichi di visibilità, il contegno è indivisibile dal ruolo”, conclude: “A noi italiani, a tutti noi, comunque la pensiamo e comunque votiamo, è dovuto almeno questo: un’uscita rapida da questo irrespirabile polverone. E ognuno deve fare per intero la propria parte perchè questo avvenga con tutta l’indispensabile pulizia agli occhi dell’Italia e del mondo".
Togliamo la spina quindi, più che in fretta e ripartiamo, anche se il buio può farci paura.
valter niselli

1 commento:

Anonimo ha detto...

E perchè gli zelanti moralizzatori non si guardano quando fanno le cene romane ? Al di là del giudizio morale perchè i PM hanno spiato le camere di Arcore e non altre ? Perchè non tolgono la prostituzione dalle strade che è molto più deleteria ? Perchè devono vincere ? Devono vincere per difendere un potere che nessuno ha legittimato con un voto. Stanno diventando i moderni dei