martedì 25 gennaio 2011

La morale e l'amorale

martedi 25 gennaio 2011- Politically correct

Le parole di ieri del presidente della Cei, monsignor Bagnasco: “chiunque accetta di assumere un mandato politico deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che esso comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda”, possono essere condivise non solo dai cattolici, ma da chiunque laico, che ritenga di poter e di dover garantire incondizionatamente la propria e l'altrui libertà di scelta e di azione, particolarmente in ambito politico.
Ma proprio per difendere questa libertà, è necessario imporre a noi stessi le giuste regole che non creino quel disagio morale che si respira in questi tempi.
Ciascuno deve essere capace di darsi dei limiti che non travalichino, sconfinando nell’altrui sensibilità. In democrazia, la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri e non possiamo permetterci, solo perchè la fortuna ci ha dato una mano, di utilizzare la nostra posizione per fare ciò che più ci aggrada. Dobbiamo sottostare alle regole che ci vengono imposte dalla società, specialmente se di quella società siamo i rappresentanti, e l’essere stati eletti, convinzione alquanto dubbia, dal popolo (solo un terzo), non è la prerogativa che permette di imporre il proprio comportamento di vita.
valter niselli

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