martedì 11 gennaio 2011

L'indifferenza. Il peggior sentimento

martedi 11 gennaio - Politically correct

Come afferma don Andrea Gallo: “Mai finora ci siamo ritrovati con animo così turbato come oggi. Siamo di fronte, nel nostro bel Paese, a una caduta senza precedenti della democrazia e dell’etica pubblica. La mia coscienza di uomo e di prete che intende coniugare fede e impegno civile è in difficoltà a prendere la parola. Dov’è la fede? Nelle crociate moralistiche? Dov’è la politica? Nei palazzi? Dove sono i partiti? Sempre più lontani. È una vera eutanasia della democrazia, siamo tutti corresponsabili, anche le istituzioni religiose”.
Mai, come in questo periodo, il mondo necessita di aiuto, sia esso materiale, sia d’amore o semplicemente di amicizia e di affetto. Una delle cause principali di questa sofferenza è l’indifferenza.
L’indifferenza di permettere che in centro a Bologna, un bimbo di venti giorni muoia di freddo e stenti; di credere che certe cose non accadano mai a noi; di pensare che qualcun altro debba risolvere i problemi e di non prenderci le nostre responsabilità verso gli altri. L’indifferenza per il presente e la mancanza di prospettive per il futuro.
L’indifferenza è una malattia. E’ la malattia dei giovani che si propaga nel corso degli anni e si fa sentire soprattutto nell’età anziana e nella solitudine.
Bisogna quindi curarla appena ci si rende conto di averla contratta, accogliendo le fatiche dei propri impegni e il peso della comunità in cui siamo inseriti, per ritrovare uno scopo e riprendere gusto per una vita vera.
valter niselli

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