martedì 14 settembre 2010

Tattica politica

lunedi 13 settembre 2010 - Politically correct

Domenica tranquilla: finalmente scongiurato o almeno allontanato il pericolo di elezioni anticipate, i nostri politici si sono impegnati a rilasciare dichiarazioni più o meno rassicuranti, nei loro interventi per tutta la penisola.

Berlusconi alla festa Pdl a Roma: “Il governo è saldo, i finiani saranno leali. Andrò in parlamento per verificare se ci sarà la maggioranza sui 5 punti (che però non comprenderanno il processo breve). Non solo ci sarà maggioranza, ma ci sarà una grande maggioranza”.
Sino ad una settimana fa il “processo breve” era di vitale importanza e insieme al guardasigilli Alfano e al suo consigliere giuridico Ghedini si lavorava affannosamente alla formula per portare a casa l’approvazione dei finiani.
Secondo il Cavaliere, riferendosi all’Udc, ma anche forse a “Futuro e Libertà”: “Molti parlamentari delle formazioni centriste potrebbero sostenere il governo anche in dissenso dal loro leader”.

Casini, a conclusione della festa del suo partito a Chianciano, rilancia: “Berlusconi si dimetta e dopo si potrà aprire una nuova stagione politica”, “Senza le dimissioni del governo non ci interessa l’aggiungi un posto a tavola. Berlusconi ci ha offerto di tutto, ma non siamo ai saldi”.

Alla festa del popolo padano a Venezia, Bossi dichiara “ll federalismo è pronto, la va a giorni, preparatevi a fare festa in piazza”. In pochi giorni è passato dal “voteremo la sfiducia per andare alle elezioni”, al “restiamo fedeli a Berlusconi, niente sfiducia, noi non siamo traditori”, rovesciamenti di fronte che forse per qualcuno potrebbero sembrare momenti di confusione, ma che al fedele popolo padano risuonano come intelligenza politica. E il genio tra tutti, indubbiamente è lui, che riesce, pur essendo al governo, a denunciare tutto ciò che non funziona nel Paese, come se fosse all’opposizione.

Bersani alla chiusura della Festa del Pd in piazza Castello a Torino: “La legislatura non andrà a scadenza naturale nel 2013”; “Serve un breve governo di transizione con al primo punto una legge elettorale nuova che metta in condizione di sicurezza democratica le prospettive del Paese. E poi andare a votare”.

Oggi: ricominciano le scuole tra tante polemiche; nuovi avvisi di garanzia sulla cosiddetta P3; una motovedetta libica spara su una motopesca italiana e il Milan perde 2 a 0 col Cesena, ma questo era sabato, tanto tempo fa.
valter niselli

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