giovedì 16 settembre 2010

Provocazione

giovedi 16 settembre 2010 - Good Morning Caldiero

E’ passato del tempo da quando i responsabili politici del Partito Democratico di Caldiero, interpellati sulla possibilità di creare nuove coalizioni per trovare soluzioni all’impasse della nostra maggioranza di governo, affermavano con certezza, che dalle ceneri di quella coalizione mista, il Pd sarebbe risorto più agguerrito e più visibile che mai.
Molti, perplessi, si erano chiesti e si chiedono tuttora come possa coesistere una fede di destra (An e Fi) con una fede di sinistra e la risposta non viene dall’attaccamento alle poltrone, ma dal concetto che “sono gli uomini a produrre idee e non viceversa”.
Venivano così messi a tacere quanti increduli, vedevano bocciate certe idee, ad esempio che so, di scuole materne pubbliche (principio di sinistra) con l’idea che, tre asili tre nel paese, debbano per forza essere a conduzione privata (concezione di destra) ecc.
Altra acqua termale è passata sotto i ponti e dalle analisi del voto regionale non sembra che il Pd a Caldiero abbia conquistato più credibilità.
Penso inoltre che se arrivassimo, e forse ci arriveremo, ad elezioni anticipate, anche stavolta il partito della sinistra, a Caldiero, non conseguirebbe maggiori risultati.
E’ vero anche che qualche assessore in giunta si fregia di un suo palmarès di riconoscimenti conquistati con sudore sul campo, ma si sa che, mentre gli “oneri” sono dei singoli, gli “onori”, sempre ce ne siano, sono immancabilmente riconosciuti alla squadra.
valter niselli

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E’ vero anche che qualche assessore in giunta si fregia di un suo palmarès di riconoscimenti conquistati con sudore sul campo, ma si sa che, mentre gli “oneri” sono dei singoli, gli “onori”, sempre ce ne siano, sono immancabilmente riconosciuti alla squadra.

COSA VUOLE DIRE ? CHI E' ?

Umbe ha detto...

Valter,
provocazione per provocazione mi chiedo:
ha senso parlare di partiti politici in un paese delle dimensioni di Caldiero?
Secondo me la realtà locale dovrebbe essere amministrata dai cittadini che, per fortuna, eleggono ancora direttamente i loro rappresentanti.
L'organizzazione di liste civiche dovrebbe essere la normalità, indipendentemente da eventuali simpatie o appartenenze politiche più strutturate.
Cosa ne pensi?

Valter ha detto...

Umberto,
provocazione al cubo, ti rispondo:
hai perfettamente ragione. L’amministrazione di un Paese qual’è il nostro, “dovrebbe” essere consegnata al buonsenso e all’intelligenza dei suoi uomini migliori, perchè delegati dai cittadini.
E la costituzione di una lista civica “dovrebbe” nascere da un gruppo di cittadini, indipendentemente dalla loro appartenenza politica.
Ma la lista che ha vinto le ultime elezioni si è formata meramente da un accordo fra partiti. Obiettivo Vivi Caldiero 2000 non è stata altro che una sfrontata alleanza che si è spartita, pur non avendone necessità, gli assessorati: due al Pdl (Zardini e Vesentini) due al Pd (Pomini e Dal Sasso) e due a Obiettivo Caldiero (Crivellente e Franchi).
O no?

Umbe ha detto...

Ai consigli comunali (ma anche nelle riunioni informali dei consiglieri di maggioranza) non ho mai sentito nessuno parlare a nome di un partito ma solo persone confrontarsi sui temi del paese. Mi pare un bel segnale.
In consiglio l'unico a rappresentare ufficialmente posizioni di partito è il consigliere Bodini.

La partecipazione dei cittadini, a prescindere da appartenenze a partiti, dovrebbe essere un obiettivo virtuoso a cui tendere, in particolare nelle amministrazioni locali.
Purtroppo dipende fortemente dalla volontà di mettersi in gioco dei singoli e dalla fiducia dei propri concittadini.

Valter ha detto...

E per parlare giustamente dei “gravi” problemi che affliggono il nostro Paese, non erano sufficienti quattro assessori (dopo le dimissioni di Crivellente e Pomini), sia per risparmiare sulle spese correnti, sia per adattarsi alla nuova Legge?
Era proprio indispensabile la surroga in giunta?
O la manovra era solo equa spartizione partitica? Prova (provate) a spiegarlo ai nostri concittadini.
Sorry

Umbe ha detto...

Valter,
da quello che ho potuto osservare in questi tre anni, nella gestione della cosa pubblica serve un sacco di disponibilità.
Come consigliere dedico mediamente 6-8 ore alla settimana e, periodicamente su progetti specifici (es. sito comunale, sistema porta a porta), anche molto di più.
Da quello che vedo sindaco e assessori sono impegnati ben di più. Nel periodo in cui gli assessori si sono ridotti a 4 alcuni temi sono stati trascurati. In 6 comunque lasciano indietro delle cose e c'è spazio per chi abbia ulteriore disponibilità.
E' vero forse che una Giunta composta da Sindaco + 4 assessori magari prenderebbe decisioni più in fretta ma è altrettanto vero che le deleghe assegnate a ciascuno sono comunque piuttosto onerose.
Come ho detto in altre circostanze con questa esperienza mi sono reso conto che i "costi della politica" a livello locale (in particolare in ambito comunale) sono decisamente contenuti.
Lo stato centrale tendenzialmente spreca e ribalta la quadratura finanziaria complessiva in periferia.
Togliere un paio di assessori o 4/5 consiglieri ad un comune come Caldiero farà risparmiare qualche migliaio di Euro ma rischia di sottrarre risorse importanti.
Per inciso ricordo che un consigliere "costa" al comune circa 100 Euro L'ANNO !!! e un assessore, mi pare circa 500 Euro al mese. Mi informerò sui numeri precisi e li pubblicherò. Quindi stiamo parlando praticamente di volontariato.