domenica 27 febbraio 2011

Pensieri e parole

domenica 27 febbraio 2011- Politically correct

Ieri Berlusconi, parlando ad importanti platee pubbliche e poi approfittando delle sue televisioni e dei suoi giornali, oltre a ribadire la volontà di continuare a governare, ha posato tre pietre miliari del Lega-Pdl pensiero.
Finché governeremo noi non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, così come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali e per i single”, sollevando tra i comuni mortali, cioè noi, il dubbio sul di lui concetto di famiglia, di cosa può fare all’interno dele sue mura familiari e quali siano i suoi sani principi da trasmettere.

Il secondo intervento è stato per attaccare l’uso delle intercettazioni da parte della magistratura: “Una vergogna per un Paese civile”. Per questo “Andremo avanti sulla riforma per le intercettazioni perché non c’è libertà in un Paese in cui appena si alza la cornetta del telefono altre persone ascoltano e dove le persone possono essere manipolate”.
Ma chi trema se il suo telefono viene intercettato? Forse i delinquenti e i mafiosi che tramano nel losco, forse i grandi finanzieri intenti a trasferire capitali in paradisi fiscali, non certo chi avvisa la moglie di gettare la pasta per l’anticipato ritorno dal lavoro.

Il Cavaliere si è poi scagliato anche contro la scuola pubblica, rivendicando la libertà di iscrivere i figli in istituti privati, visto che in quelli dello Stato “gli insegnanti inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie”.
E qui il liberal pensiero ha raggiunto l’apoteosi! Chi infatti non bramerebbe il meglio per i propri figli? Ma questo si chiama “Classismo” e cancella anni di sangue e fatiche per conquistare una scuola pubblica per tutti.

Non ci resta che piangere! Perchè se è vero che la libertà permette di dire ciò che vogliamo, non possiamo far nostri questi pensieri solo perchè imposti dalla cultura del denaro. Non ci possiamo pernettere di insultare il “Rispetto” per noi stessi, ma soprattutto per gli altri.
valter niselli

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