sabato 11 dicembre 2010

Il crollo delle speranze

sabato 11 dicembre 2010 - Good Morning Caldiero

Sette metri di muro che delimitano il Monte Rocca, sono franati, martedi sera, sulla strada che dal centro paese porta alle Terme.
Dopo le parole rassicuranti rilasciate alla stampa, dall’assessore alle manutenzioni: ”Per fortuna nessuno passava di lì in quel momento” ci sentiamo tutti più tranquillizzati.
Chiunque sia passato di li invece, in ogni momento di ogni epoca e di ogni stagione, sapeva che doveva succedere.
Era una morte annunciata per quel muro che, ricco della nostra storia, era già stato nel tempo e in qualche maniera, puntellato, armato, rafforzato, ma senza alcun lungimirante destino.
Due sono stati, sono e saranno sempre i baluardi interventisti delle esistenze amministrative del nostro paese: Le Terme e il Monte Rocca.
Oggetto e progetto diversificato, come la formazione della nazionale di calcio al momento dei mondiali, ognuno ha la sua idea di cosa si potrebbe fare di quei siti, ma quando per volontà del popolo o dell’ingrato destino, si presenta agli eletti, l’occasione di poter decidere con la propria testa e intervenire, ecco che un velo di sopore obnubila le menti e il naufragar vien dolce in quel mare.
Come andrà a finire? Vien facile fare la cassandra: un po’ di cemento arginerà il problema, poi, la soluzione, verrà demandata ai posteri.
valter niselli

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