venerdì 24 dicembre 2010

Buon Natale

Nei giorni precedenti al Natale si ricevono molti biglietti e, nel mio caso soprattutto mail augurali.
Quest'anno ne ho ricevuto due particolarmente interessanti che pubblico anche sul blog perchè danno il primo un messaggio simpatico e il secondo uno profondo che è bello condividere. Buon Natale ai lettori del blog

Il primo è un filmato, realizzato da un'agenzia pubblicitaria portoghese, che ha reinterpretato la natività all'epoca di internet e FaceBoook.



Il secondo è un bella storia raccontata da Gandhi

Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
“Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno”.

Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Ne aprì una e lo invitò a guardare all'interno.

C'era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola un pentolone da cui emanava un profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina in bocca.
Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido e malato. Avevano tutti l'aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere la pentola di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio non potevano accostare il cibo alla bocca.

Il sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.

Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno".

Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì.

La scena che l'uomo vide era identica alla precedente.
C'era la grande tavola rotonda, il pentolone che gli fece venire l'acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, erano ben nutrite, felici e conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo cadde in ginocchio esclamando: "Non capisco!"

E' semplice, rispose Dio, essi hanno capito che il cucchiaio è troppo lungo per il loro braccio, ma va benissimo per arrivare alla bocca dei vicini, così hanno imparato a nutrirsi gli uni con gli altri.
I primi, invece, non pensano che a loro stessi...

(Mahatma Gandhi)

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