mercoledì 25 aprile 2007

Progetto Videosorveglianza


A seguito di una domanda fattami da T.S. su un post precedente ho chiesto qualche informazione in più sul progetto di videosorveglianza.

La prima considerazione da fare è che questo progetto "parte da lontano".

In data 29 Dicembre 2003 il Consiglio Comunale (delibera n. 60)ha approvato "all'unanimità" il: "REGOLAMENTO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE ATTIVAZIONE DI UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA NEL TERRITORIO COMUNALE DI CALDIERO."

Il testo della delibera (e del regolamento) è disponibile sul sito del Comune (cliccate sul link per accedervi direttamente) ed esprime in modo chiaro le finalità di prevenzione che l'Amministrazione si poneva allora e si pone ancora oggi, vista la frequenza sempre maggiore di atti vandalici in diverse zone "sensibili" del nostro paese.

La tutela dei diritti dei cittadini, nell'eventuale trattamento di loro dati personali, è chiaramente espressa nel regolamento che invito a leggere, soprattutto a chi paventa situazioni da "Grande Fratello". Sarà ovviamente importante monitorare che il regolamento venga mantenuto aggiornato secondo le norme previste dal Garante per la Privacy e applicato in modo rigoroso.

Tornando al progetto in corso, l'iniziativa è quindi partita dal Comune di Caldiero (a fine 2003) ed è stata successivamente "presa in carico" dall'Unione dei Comuni consentendo così di accedere ad importanti finanziamenti regionali (previsti per comunità superiori ai 20.000 abitanti).

L'investimento previsto è di circa 330.000 Euro (di cui 100.000 finanziati dalla regione).

Al progetto partecipano con finanziamento diretto i Comuni che intendono installare le telecamere: nel nostro caso, Caldiero (con € 98.000), Colognola ai Colli e Illasi hanno deciso l'installazione, mentre Mezzane per ora non partecipa.

Il bando di gara si è concluso e a brevissimo dovrebbe essere assegnato il lavoro.

Teniamoci aggiornati.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Vista l'esperienza avuta con il comando di polizia locale non mi fido affatto che questa sorveglianza venga affidata ai vigili.

Anonimo ha detto...

Ho letto con attenzione sia la delibera che il regolamento. La mia perplessità nasce non dalle intenzioni che sembrano buone ma dall'utilizzo che poi ne verrà effettivamente fatto. Il trattamento dei dati sensibili è un tema molto importante che mal gestito può limitare la libertà e la dignità delle persone diritto a mio avviso fondamentale. Quando leggo che il progetto video-sorveglianza verrà gestito ed impiegato dal servizio di Polizia Municipale, visto le esperienze avute nella gestione T-RED, mi allarma ancor più. La disponibilità al dialogo e all'informazione, la fiducia e la competenza dimostrata finora dal comando di polizia locale non mi sembra dia sufficente garanzia ai cittadini. Se passa questo progetto credo che scapperò al più presto da Caldiero e non ci metterò più piede.

Anonimo ha detto...

Anch'io ho molte perplessità sull'affidamento di questo progetto o servizio al Comando di Polizia Locale. Sono stato trattato con arroganza, considerato un pirata della strada, alleggerito nel portafoglio (ho saputo in ritardo dei numerosi ricorsi e iniziative) e soprattutto leggendo le falsità dichiarate nel giornale l'Arena pag.25 del 28 febbraio 2007 dal Comandante LOVATO (..."la decisione di dotare questo semaforo (semaforo Strà) di telecamera è dovuta al fatto che in questo punto si è riscontrato il più alto numero di incidenti stradali" e poi aggiunge in riferimento a questi dispositivi "E non ci può essere errore perchè questo dispositivo è tecnologicamente perfetto", tutto questo non solo mi lascia sconcertato ma avverto un senso di repulsione a qualsiasi gestione di competenza della Polizia Locale.

Anonimo ha detto...

Bravo il sindaco di Mezzane. D'altra parte è un avvocato e sa cosa vuol dire.
Forse c'è qualche sprovveduto che crede ancora a quelle regole? Vedi Telecom, ecc, ecc, ecc. E poi perché non ci pensano i vigili "de visu" invece di fare gli agguati sulla Porcilana ?

Anonimo ha detto...

Bravo il sindaco di Mezzane. D'altra parte è un avvocato e sa cosa vuol dire.
Perché c'è qualcuno che rispetta le regole sull'argomento. Vedi Telecon, ecc, ecc, ecc. E poi perché non ci pensano i vigili "de visu" invece di fare gli agguati sulla Porcilana ?

Anonimo ha detto...

Propongo che siano garantiti ed evidenziati percorsi alternativi con garanzia di assenza di telecamere. Propongo che una telecamera sia costantemente puntata sull'ingresso di casa Alberti, così sapremo quando muoverci tranquilli,

Anonimo ha detto...

Quali sono le finalità tecniche che permettono al capo dell'ufficio tecnico di ficcare il naso negli affari altrui ?

Umbe ha detto...

All'intraprendente Anonimo che in un quarto d'ora (dalle 13.25 alle 13,40) ha inserito 5 commenti (uno doppio) voglio dire due cose:
1. non passo la giornata a guardare il blog e quindi possono passare anche alcune ore dall'inserimento di un commento alla sua pubblicazione.

2. finora ho consentito interventi anonimi per facilitare il dialogo e non ho mai eliminato alcun commento perchè spero che tutti si comportino con una certa educazione. Francamente la proposta (ironica?) di puntare una telecamera sulla porta di casa di "qualcuno" la considero al limite. Molto discutibile è anche il dubbio relativo al responsabile dell'ufficio tecnico (ma francamente non ho capito a cosa si riferisca).

Invito quindi ad un po' di moderazione gli anonimi più focosi.
Grazie.

P.S. ricordo che è possibile identificarsi anche con uno pseudonimo (cliccando su altro) così che gli interventi, pur nell'anonimato, si possano distinguere l'uno dall'altro.