lunedì 19 luglio 2010

Strisce pedonali

lunedi 19 luglio 2010 - Good Morning Caldiero

Caldiero nella sua infinita modestia e al riparo da confronti ingombranti, punta a distinguersi nelle piccole cose, che solo i più attenti o il turista di passaggio, rilevano.
Le strisce pedonali ad esempio, questo strumento di salvezza, o di conforto in situazioni difficili, da noi viene interpretato come una forma d’arte, di cui non possiamo privarci.
Ogni pennellata sulla tavolozza della nostra vita quotidiana di pedoni, non importa latitudine o longitudine, è data con quel tocco d’artista, che solo ispirazione di grandi maestri può suggerire.
Per dare spunto a chiunque voglia infilarsi in questa caccia all’”autore” e percorrere il nostro ridente paesino, forse in sicurezza, ma senz’altro in avventura avvincente, ecco alcune cartoline:
Via Don Minzoni, incrocio con strada Regionale n.11: le strisce dette anche “del rischio”; consigliate a chi volesse aggiungere un brivido a una vita piatta e senza alcun picco adrenalinico.
Corso De Gasperi, altezza piazza Marcolungo: le cosiddette “oblique”; per chi si sente diverso, fuori dagli schemi e che voglia aggiungere quel “periodo” estroso alla sua esistenza.
Via Musi: le “tratte-li”, strisce che molto probabilmente sul contratto avanzano e vengono appoggiate a terra, dove capita capita.
E infine, ma non ultime, le strisce dette anche “quovadis” che attraversano viale della Resistenza, in un punto qualsiasi, in un momento qualsiasi, senza meta e senza obbligo alcuno.
De pedibus, non est disputandum!
valter niselli

1 commento:

Anonimo ha detto...

E le "stop end go" che ci sono davanti all'Istituto Farina non sono da brrrrrrivido?