martedì 17 maggio 2011

Un giorno di festa

martedi 17 maggio 2011- Politically correct

Oggi è una data da ricordare.
Da qualsiasi punto di vista, i risultati elettorali di ieri, a Milano soprattutto, danno l’occasione di meditare e forse di trarre alcune considerazioni.
La prima e sostanziale è quella che i bugiardi e gli sbruffoni non sempre vengono pagati. Letizia Moratti, palesemente “consigliata”, accusa Pisapia di avere avuto amicizie terroriste e perfino una condanna. E il gelo che nasce subito dopo la smentita, è la premessa di quanto poi sarebbe costata cara la menzogna.
Berlusconi ha perso il suo referendum. Aveva dichiarato di volere superare le 53mila preferenze del 2006 e si ritrova dimezzato, con poco meno di 28mila voti.
Il Pdl e la Lega devono in qualche modo confrontarsi e discutere i risultati: il primo imputa all'alleato la poca presenza al proprio fianco, nella campagna elettorale, mentre la Lega pensa di aver perso voti per la scellerata campagna incentrata sulla persona del premier e dei suoi problemi e non sui programmi. Il Pd si accorge che per vincere deve farsi prestare i candidati dai suoi alleati e che forse i vecchi leaders hanno fatto il loro tempo.
Fra quindici giorni, per tutti potrebbe essere l’inizio di una rinascita di valori e di una nuova maniera di fare politica. Quella che aspettiamo da ormai troppo tempo.
valter niselli

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