giovedì 26 agosto 2010

Molto rumore per nulla

giovedi 26 agosto 2010 - Politically correct

La riunione di ieri in villa Campari a Lesa, tra Berlusconi e i più importanti esponenti della Lega con Bossi in testa, avrebbe dovuto fare chiarezza sul futuro di questa nostra povera penisola: andare alle urne o allargare la maggioranza.
Umberto ha scelto, perchè di fatto è lui a dettare le coordinate, di “andare avanti così”, senza Casini ed evitando il voto anticipato.
Si è sprecato così tanto tempo per poi tornare al via come il gioco dell’oca, con tutti felici e contenti. Contenta Futuro e Libertà col portavoce Bocchino, per l’idea che Fini non sarà sostituito da Casini; contento Cesa, segretario dell’Udc per il passato pericolo di elezioni anticipate, “vera e propria fuga dalle responsabilità di governo” e senza l’ulteriore problema se entrare o no al governo. Contento il Pd che aspetta il premier in parlamento per verificarne la crisi con gli alleati. Contento infine il Cavaliere, che oggi sottolinea il suo no alle "ammucchiate del passato" e che, dall’alto della sua poltrona, ancora stabile, può annunciare: “I cinque punti che il Popolo della Libertà e il Governo intendono portare con priorità in settembre dinnanzi alle due Camere, confermando tutto il programma approvato dagli elettori, sono la continuazione concreta di una politica tutta tesa ai fatti”. “Su quei punti e per quei punti - aggiunge - sono stati eletti tutti i rappresentanti del Popolo della libertà che su quei punti e per quei punti saranno chiamati ad impegnarsi per portare a termine una legislatura fruttuosa e feconda di risultati positivi. Sono sicuro che questo debba avvenire e avverrà. Tutto il resto sono soltanto chiacchiere, chiacchiere e basta”.
Mentre l’Italia della gente comune vorrebbe tanto che si smettesse di litigare per pensare più a governare e a cercare soluzioni per i tanti problemi che ci affliggono e che, appena sarà settembre, si affacceranno su moltissimi fronti.
valter niselli

1 commento:

Umbe ha detto...

Valter,
come omonimo, ci tengo a precisare che l'Umberto che citi non sono io :-))
Ciao