giovedì 31 maggio 2007

Commenti recenti

Cari lettori del blog,
le elezioni sono ormai alle spalle e dopo inevitabili commenti su "promossi e bocciati" e più o meno fantasiosi tentativi di interpretare il voto dei cittadini di Caldiero inizieranno le attività di questa nuova amministrazione.
Qualcuno mi ha chiesto di mantenere vivo questo blog e io non mi tiro certo indietro. Spero anzi di poter dare un contributo concreto a diffondere le informazioni più importanti della vita amministrativa e a favorire il dialogo tra amministrazione e cittadini.
Il blog è uno strumento limitato ma per il momento è qui e può dare il suo contributo.
Io proseguirò a pubblicare notizie sui temi che mi sono più cari e a discutere con Voi tramite i commenti che vorrete fare.
Se volete evidenziare qualche tema particolare scrivetemi a uligorio@gmail.com .
Vi segnalo tra gli ultimi commenti ricevuti quello del Sig. Masconale che segnala, prendendo spunto dal Blog di Beppe Grillo, il tema della scomparsa dei minori che anche in Italia sta assumendo dei contorni particolarmente gravi e inquietanti.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Umberto,
personalmente mi fa sorridere l'ipotesi di un confronto a tre,all'americana per intenderci, dei candidati sindaci per il comune di Caldiero. Siamo un piccolo paese dove piu' che i programmi elettorali (che a me sembrano tutti molto simili, confezionati ad hoc per l'occasione) dovremo scegliere le persone, valutandole per il loro impegno e la loro serietà nella vita di ogni giorno. Un confronto a tre aumenterebbe il già elevato agonismo che si respira in ogni ambiente del paese. Io mi sono accorta di una cosa. Mai come ora, persone che fino a qualche mese fa nemmeno ti degnavano di un saluto, ora improvvisamente diventano cordiali/socievoli/simpatiche/zuccherose..... ma ditemi una cosa: rende così tanto candidarsi alle elezioni?! E' il guadagno economico al quale mirate... (non mi risulta sia così interessante) oppure come disse un grande politico "...il potere logora chi non ce l'ha..."??!! Quali privilegi si nascondono dietro queste improvvise entrate in campo?? Come possono ad esempio, gli artigiani/lavoratori autonomi, in questo momento permettersi di trascurare il proprio lavoro... per incontrarci ai bar o in piazza ed offrirci da bere?? Mai tanta gente si era vista alle funzioni liturgiche come ora. Una volta eletti ritorneranno ad essere scontrosi ed immusoniti come prima? o saranno sempre gioiosi e felici come adesso? Io mi auguro che si avveri la seconda ipotesi.... altrimenti mi convinco sempre di piu' che "... a pensare male...tante volte ci si azzecca..."
Con simpatia.
r.

aldomasconale ha detto...

chissà se a CaldieroTerme magari si potrà un giorno discutere di questo...

Dal Corriere oggi:

Ma per il pontefice va ricordata «l'opera meravigliosa della grazia divina»
Il Papa: «Evangelizzazione con ombre» Benedetto XVI sulla diffusione del cristianesimo in America latina: «Sofferenze e ingiustizie agli indigeni da parte dei colonizzatori»

CITTA' DEL VATICANO - «Ci sono state delle ombre nell'opera di evangelizzazione dell'America Latina». È quanto ha detto il Papa questa mattina nel corso dell'udienza generale rievocando il suo recente viaggio in Brasile. Il Papa ha di fatto corretto in questo modo quanto aveva affermato durante la sua trasferta in su America quando aveva affermato che il Cristianesimo non era stato imposto in America Latina e non aveva avuto come conseguenza una scomparsa delle culture precolombiane. Affermazioni che erano state lette da molta parte dell'opinione pubblica del continente come una mancata ammissione di responsabilitá in merito alle sofferenze inflitte dai colonizzatori cattolici alle popolazioni indigene.
«GLORIA E OMBRE» - «Certo, il ricordo di un passato glorioso - ha ammesso il Papa - non può ignorare le ombre che accompagnarono l'opera di evangelizzazione del continente latinoamericano: non è possibile infatti dimenticare le sofferenze e le ingiustizie inflitte dai colonizzatori alle popolazioni indigene, spesso calpestate nei loro diritti umani fondamentali». Ma la doverosa menzione di tali crimini ingiustificabili - crimini peraltro giá allora condannati da missionari come Bartolomeo de Las Casas e da teologi come Francesco da Vitoria dell'Universitá di Salamanca - «non deve impedire di prender atto con gratitudine dell'opera meravigliosa compiuta dalla grazia divina tra quelle popolazioni nel corso di questi secoli». Per il Papa, dunque, «il Vangelo è diventato nel Continente l'elemento portante di una sintesi dinamica che, con varie sfaccettature a seconda delle diverse nazioni, esprime comunque l'identitá dei popoli latinoamericani».
23 maggio 2007

Anonimo ha detto...

Caro Umberto,
capisco sempre meno il senso degli interventi che troviamo nel blog.
Ammirevole quello che il signor Masconale riporta del Pontefice, ma .......difficile fare un collegamento con Caldiero!!
Forse i colonizzatori dell'America Latina hanno qualche affinità con i politici di ieri/oggi di Caldiero? Se vuole alludere a qualcosa che ci viene imposto (da chi? e soprattutto cosa?), per cortesia sia piu' chiaro per chi , come la sottoscritta non è così in simbiosi con la politica locale.
Grazie.
r.

Umbe ha detto...

Cara R.,
devo dire che i tuoi interventi sono sempre interessanti.
Approfitto per complimentarmi con te per il curioso quadretto relativo al cambiamento dell'umore di alcuni candidati a ridosso delle elezioni.
Dalle persone che incontro ultimamente sento storie analoghe relative alle relazioni con i candidati/vicini di casa.

Sull'intervento del Sig. Masconale concordo che l'attinenza con Caldiero non sia immediata. Io l'ho preso come auspicio che a Caldiero si possa discutere anche di temi più alti e, aggiungo, con tono meno polemico di quello che, in questi ultimi giorni, ho visto sostenere "all'esterno" di questo blog.
Umberto

aldomasconale ha detto...

Chissà se a Caldieroterme un giorno qualcuno capirà che il monte e la rocca hanno più
attinenza con questo...
«Non c’è il mondo oltre le mura di Verona/ C’è tortura, purgatorio, c’è l’inferno/ E la vita è solo qui, qui c’è Giulietta/ Fuori è il niente dell’esilio che mi aspetta».

...che non con la pearà!
aldomasconale

aldomasconale ha detto...

Spiego l'ultimo post con la frase di Shakespeare:sembra ovvero ci sono citazione letterarie che parla di una storia d'amore tra due giovincelle contrastate dalle famiglie in odio svoltasi in epoca medioevale sul monte di Caldiero.
Teoria affascinantissima che contrasta la leggenda (?)del cuoco che per tirar su di morale la Regina Cunegonda(?)ospite sul Monte Rocca abbia aggiunto molto pepe(che alza la pressione) alla minestra defacto dando vita alla pearà.
La Rocca è un luogo magico dalla bellezza e storia straordinaria; dove le leggende,come quella del vitello d'oro,risciontrano sempre un fondo di verità.
Se qualcuno agogna sapere di leggende e verità d'oro...chieda.
Racconteremo.
AldoMasconale

aldomasconale ha detto...

Cosa puo' fare l'idealismo...
chissà se a Caldiero un giorno...


Dal Corriere
È stata fondata dall' ex-proprietario di una catena di pizzerie Apre i battenti la città «supercattolica» Si chiama «Ave Maria» e si trova in Florida. La comunità che la abiterà si ispirerà in tutto ai principi della religione cattolica STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
NAPLES (USA) - Sarà la «città ideale» dei cattolici nella quale i precetti religiosi saranno considerati più importanti delle norme statali. Ha aperto ufficialmente le sue porte ai nuovi cittadini (il via da sabato), «Ave Maria», piccolo borgo in Florida nella Contea di Collier, nei pressi di Naples (100 km circa ad est di Miami): fondata dal milionario Tom Monaghan, ex proprietario della catena «Domino's Pizza», sarà la prima città americana ad ospitare unicamente cittadini cattolici che vogliono vivere seguendo rigidamente i principi della religione cristiana.
EDIFICAZIONE - Già da cinque anni sono iniziati i lavori per l'edificazione di questa singolare città: nata su una superficie di 2 mila ettari di terra, ha come centro una grande università nella quale potranno studiare fra qualche anno fino a 5 mila ragazzi. L'ateneo occuperà circa il 20% del territorio: non avrà dormitori misti e gli studenti saranno incoraggiati anche la sera a svolgerà attività extrauniversitarie piuttosto che frequentare come i loro coetanei di altre città birrerie e discoteche.
Nella città tutto si reggerà sulla più rigida morale cattolica: i bambini non conosceranno la teoria evoluzionista di Darwin, bensì quella creazionista; negli ospedali sarà proibito l'aborto; nei negozi non potrà essere venduto materiale pornografico e le farmacie non rilasceranno contraccettivi.
CATTEDRALE - Gli organizzatori affermano che questa sarà la «città ideale» anche perché le strade saranno sempre pulite (il 45% dei 2 mila ettari sarà costituito da aree verdi) e prive di delinquenza, le scuole non saranno sporcate da obbrobriosi graffiti e tutti i residenti saranno cordiali e altruisti. Un vero paradiso in terra, a quanto sembra. «Sarà una vera comunità, dove i vicini si preoccupano dei problemi di chi abita accanto a loro, l'amicizia tiene unite persone di diverse generazione e ogni residente prova un forte orgoglio di far parte di questa esclusiva comunità» professa il bando che pubblicizza la città. Un altro punto centrale della città sarà la Cattedrale: in cima a questa sorge un grande crocifisso, alto 20 metri, sul quale campeggia uno spettacolare Cristo sofferente e sanguinante. Ecco come il fondatore Tom Monaghan spiega al quotidiano inglese The Times i motivi della nascita di questa città: «Dio è stato buono con me» confessa l'ex proprietario di «Domino's Pizza» che dalla vendita della grande catena alimentare ha ricavato 1 miliardo di dollari: «Il miglior modo per ringraziarlo delle risorse che mi ha dato è aiutare le altre persone a raggiungere la vita eterna in Paradiso».

CRITICHE - Naturalmente non mancano le critiche: c'è chi paragona la città creata da Monaghan a Seahaven, il falso luogo in cui è costretto a vivere il protagonista del celebre film The Truman Show. Altri invece affermano che «Ave Maria» somiglia molto di più a Celebration, la comunità della Florida creata dalla Walt Disney Company nel 1994 che secondo gli organizzatori doveva essere «un luogo che riporta le persone al tempo dell'innocenza....Un posto di torte di mela e zucchero filato». Ma «che cosa accadrà se una coppia gay si presenterà a Ave Maria», chiede provocatoriamente al fondatore della città un giornalista del Times di Londra. Monaghan senza battere ciglio afferma: «La città è aperta a tutti e le persone che vengono devono rispettarne le regole. Chiunque vuole buone scuole, vicini altruisti e una buona qualità di vita può venire a vivere qui».
Francesco Tortora
22 luglio 2007


È stata fondata dall' ex-proprietario di una catena di pizzerie Apre i battenti la città «supercattolica» Si chiama «Ave Maria» e si trova in Florida. La comunità che la abiterà si ispirerà in tutto ai principi della religione cattolica STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
NAPLES (USA) - Sarà la «città ideale» dei cattolici nella quale i precetti religiosi saranno considerati più importanti delle norme statali. Ha aperto ufficialmente le sue porte ai nuovi cittadini (il via da sabato), «Ave Maria», piccolo borgo in Florida nella Contea di Collier, nei pressi di Naples (100 km circa ad est di Miami): fondata dal milionario Tom Monaghan, ex proprietario della catena «Domino's Pizza», sarà la prima città americana ad ospitare unicamente cittadini cattolici che vogliono vivere seguendo rigidamente i principi della religione cristiana.
EDIFICAZIONE - Già da cinque anni sono iniziati i lavori per l'edificazione di questa singolare città: nata su una superficie di 2 mila ettari di terra, ha come centro una grande università nella quale potranno studiare fra qualche anno fino a 5 mila ragazzi. L'ateneo occuperà circa il 20% del territorio: non avrà dormitori misti e gli studenti saranno incoraggiati anche la sera a svolgerà attività extrauniversitarie piuttosto che frequentare come i loro coetanei di altre città birrerie e discoteche.
Nella città tutto si reggerà sulla più rigida morale cattolica: i bambini non conosceranno la teoria evoluzionista di Darwin, bensì quella creazionista; negli ospedali sarà proibito l'aborto; nei negozi non potrà essere venduto materiale pornografico e le farmacie non rilasceranno contraccettivi.
CATTEDRALE - Gli organizzatori affermano che questa sarà la «città ideale» anche perché le strade saranno sempre pulite (il 45% dei 2 mila ettari sarà costituito da aree verdi) e prive di delinquenza, le scuole non saranno sporcate da obbrobriosi graffiti e tutti i residenti saranno cordiali e altruisti. Un vero paradiso in terra, a quanto sembra. «Sarà una vera comunità, dove i vicini si preoccupano dei problemi di chi abita accanto a loro, l'amicizia tiene unite persone di diverse generazione e ogni residente prova un forte orgoglio di far parte di questa esclusiva comunità» professa il bando che pubblicizza la città. Un altro punto centrale della città sarà la Cattedrale: in cima a questa sorge un grande crocifisso, alto 20 metri, sul quale campeggia uno spettacolare Cristo sofferente e sanguinante. Ecco come il fondatore Tom Monaghan spiega al quotidiano inglese The Times i motivi della nascita di questa città: «Dio è stato buono con me» confessa l'ex proprietario di «Domino's Pizza» che dalla vendita della grande catena alimentare ha ricavato 1 miliardo di dollari: «Il miglior modo per ringraziarlo delle risorse che mi ha dato è aiutare le altre persone a raggiungere la vita eterna in Paradiso».

CRITICHE - Naturalmente non mancano le critiche: c'è chi paragona la città creata da Monaghan a Seahaven, il falso luogo in cui è costretto a vivere il protagonista del celebre film The Truman Show. Altri invece affermano che «Ave Maria» somiglia molto di più a Celebration, la comunità della Florida creata dalla Walt Disney Company nel 1994 che secondo gli organizzatori doveva essere «un luogo che riporta le persone al tempo dell'innocenza....Un posto di torte di mela e zucchero filato». Ma «che cosa accadrà se una coppia gay si presenterà a Ave Maria», chiede provocatoriamente al fondatore della città un giornalista del Times di Londra. Monaghan senza battere ciglio afferma: «La città è aperta a tutti e le persone che vengono devono rispettarne le regole. Chiunque vuole buone scuole, vicini altruisti e una buona qualità di vita può venire a vivere qui».
Francesco Tortora
22 luglio 2007