Si tratta di Malala Yousafzai, una ragazza pakistana che, nove mesi fa, era stata gravemente ferita alla testa da un proiettile, sparatole per mettere a tacere il suo impegno in difesa dell'educazione femminile nel suo paese.
Dopo diverse operazioni, nel suo paese e a poi Londra, ha ripreso il suo impegno per difendere il diritto di tutti i ragazzi all'educazione e oggi è la più giovane candidata di sempre a ricevere il premio nobel per la pace.
Vi invito a seguire la sua testimonianza (il video è in inglese ma su YouTube si possono trovare anche versioni ridotte con sottotitoli in italiano).
In aggiunto riporto anche il link al testo del suo discorso. Per una traduzione abbastanza fedele è sufficiente usare strumenti come Google Traslate.
Riporto per brevità solo la fine del suo bel discorso:
" Cari fratelli e sorelle, non dobbiamo dimenticare che milioni di persone soffrono la povertà, l'ingiustizia e l'ignoranza. Non dobbiamo dimenticare che milioni di bambini non vanno a scuola. Non dobbiamo dimenticare che i nostri fratelli e sorelle sono in attesa di un futuro di pace brillante. Cerchiamo quindi di condurre una lotta globale contro l'analfabetismo, la povertà e il terrorismo e riprendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti.
Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo. L'istruzione è l'unica soluzione. Education First."
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