venerdì 3 giugno 2011

Referendum: graziati dalla libertà di voto

venerdi 3 giugno 2011- Politically correct

Adesso che il “padrone” ha dichiarato, per il referendum del 12-13 giugno: “Lasceremo libertà di voto”, speriamo che anche gli ultimi suoi “aficionados”, quelli che, qualsiasi cosa lui faccia, la considerano ben fatta, ritrovino la loro libertà, pensino con la loro testa e si rechino alle urne con la consapevolezza che i quattro “SI” da segnare sulle schede non sono altro che il loro affrancamento ad una realtà che ci vede tutti succubi di interessi che non hanno niente da spartire con la nostra salute e il nostro futuro.
Che l’acqua rimanga un bene di tutti, che Chernobyl e Fukushima siano di monito per cancellare il nucleare e che i politici debbano rispondere in tribunale di eventuali crimini, come tutti gli altri normali cittadini, devono essere riconosciuti come diritti sovrani, perchè conclamati da un Referendum che anche se gerundio di una lingua morta, è lo strumento più perfetto di democrazia diretta che permette agli elettori di fornire - senza intermediari - la propria decisione.
E’ necessario che l’Italia rimanga “civile”, facendo vincere il SI a tutti i referendum.
valter niselli

Nessun commento: