mercoledì 24 settembre 2008

Lunedì 6 Ottobre 2008: Consiglio comunale


Il consiglio è convocato per le ore 20.30, nella sala consiliare (ex Municipio in P.zza Vittorio Veneto) per discutere e deliberare sul seguente:


ORDINE DEL GIORNO


1. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del consigliere Chiecchi: Mancato conferimento della gestione del servizio acquedotto ad Acque Veronesi.
2. AMMINISTRAZIONE - Mozione presentata a firma dei consiglieri del gruppo di minoranza "Progetto Caldiero": Polo scolastico materno-primario.
3. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del consigliere Lucchese: Sviluppi del sistema tangenziali Venete.
4. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del consigliere De Robertis: Spese per illuminazione e riscaldamento edifici pubblici.
5. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del consigliere De Robertis: Tangenziali a pagamento.
6. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma dei consiglieri del gruppo di minoranza "Progetto Caldiero": Progettazione degli impianti termici che saranno eseguiti nell'area dell'ex campo sportivo per realizzazione di edifici residenziali nel PIRUEA HB.
7. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del consigliere De Robertis: Incarico professionale assessore Fabio Crivellente.
8. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del consigliere Marcolungo: "Raccolta smaltimento rifiuti urbani e rifiuti speciali".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Visto che nel prossimo Consiglio comunale del 6 ottobre si tratterà del Polo scolastico, avendo nel maggio scoro intrattenuto una assemblea pubblica su uno studio alla cui stesura quale ho collaborato, mi permetto di inserire il testo del mio intervento.
Spero sia d'interesse e possa raggiungere i consiglieri.
Grazie.

CALDIERO: IL POLO SCOLASTICO PRIMARIO E’ FATTIBILE.

LA SCUOLA D’INFANZIA E MATERNA A CALDIERO. A Caldiero, contrariamente alle impellenti esigenze della gente, non è ancora stato costruito un Nido d’infanzia. Un luogo dove si possa accogliere i figli - da 3 a 18 mesi di età - delle coppie di genitori entrambi impegnati per necessità nel lavoro. Cosi come illustra la Legge Regione Veneto 32/90: “asili nido, onde realizzare il pieno sviluppo fisico – psichico - relazionale dei bambini sino a tre anni di età e assicurare alla famiglia un sostegno adeguato, che consenta e agevoli anche l’accesso della donna al lavoro nel quadro di un sistema di sicurezza sociale”.

Di controverso a Caldiero esistono tre Scuole materne, con annesso Nido integrato, che accolgono i bambini da 18 mesi a sei anni di età. Ai tempi di Don Provoli le automobili erano poche e non di certo lasciate alle mogli per portare i figli a ”l’asilo”: li portavano a piedi. Era, quindi, necessario che l’asilo fosse a due passi da casa.
Sono, cosi, nei tempi state realizzate dal Comune le strutture Asilo d’infanzia di proprietà comunale, affidate in gestione a Enti specializzati. Sorse cosi l’Asilo infantile Don Provoli in Centro a Caldiero, l’Asilo infantile di Caldierino e quello di Strà.
Recentemente le strutture sono state modernizzate e riadattate per fare fronte al crescere della richiesta.
Attualmente le capacità ricettive sono:
Caldiero Centro:
- Nido integrato in n. 03 sezioni; per n. 29 bambini.
- Scuola materna in n. 06 sezioni; per n. 150 bambini con n.165 iscritti effettivi.
Strà di Caldiero:
- Nido integrato in n. 02 sezioni; per n. 18 bambini effettivi;
- Scuola materna in n. 03 sezioni; per n. 59 bambini effettivi.
Caldierino:
- Nido integrato in n. 02 sezioni; per n. 18 bambini effettivi;
- Scuola materna in n. 02 sezioni; per n. 45 bambini effettivi.
Complessivamente, la ricettività nelle Scuole materne di Caldiero sono ospitabili:
- Nido integrato in n. 07 sezioni; per n. 56 bambini ( n. 09 bambini per sezione.
- Scuola materna in n. 11 sezioni; per n. 275 bambini ( n. 25 bambini per sezione).

LA SCUOLA ELEMENTARE (PRIMARIA) A CALDIERO. Il complesso scolastico C. Ederle soffre da anni per la mancata e attenta programmazione. Si è corsi a ripari tampone più volte nel giro degli ultimi vent’anni.
Ora siamo di nuovo al limite della capacità fisica del Plesso scolastico e l’Amministrazione comunale tenta un ulteriore ampliamento delle strutture esistenti, continuando il progressivo tamponamento piuttosto che affidare la scuola a una organica soluzione moderna e togliere definitivamente di mezzo residuati di una vecchia e raffazzonata struttura edilizia scolastica.
Ora la popolazione primaria è già oltre la capacità ricettiva: sono previsti per il prossimo anno scolastico (2008-2009) oltre 300 iscrizioni e la capacità a è di 295 bambini. Nel 2001, quando il Paese avrà raggiunto l’ultimo traguardo programmato, si arriverà a un fabbisogno di accoglienza che supererà i 400 alunni.
Senza un’attenta programmazione e in mancanza di una urgente realizzazione di strutture adeguate, sarà giocoforza limitare le accoglienze e affidarci alle capacità dei Comuni limitrofi.
Ovvero, attivare un piano scolastico valutando la situazione oltre i semplici ulteriori posticci. Analizzare, cioè, accortamente cosa si deve fare in alternativa al previsto ampliamento dell’esistente.

COSA FARE. Alcune constatazioni e inevitabili conclusioni ci dicono che queste soluzioni per le Scuole Materne e per la Scuola Primaria non sono più consone alle esigenze sociali attuali.
A quei tempi, di Don Provoli prima, dei sindaci Marcolungo poi e di Avogadro a finire, data la mobilità di allora, fu necessario realizzare le tre Scuole Materne il più vicino possibile ai centri abitati. In sostanza, negli anni lo sviluppo scolastico è stato fatto con stile e programmazione caserecce, realizzando e raffazonando strutture tuttora esistenti. Ora le mamme conducono i loro figli all’asilo con l’automobile o con il servizio di trasporto alunni, cosicché le distanze non rappresentano più un problema.
Dove non arrivano i genitori, infatti, supplisce un servizio organizzato che adempie egregiamente, alla consegna dei bambini all’Asilo e Primaria e alla riconsegna ai loro genitori. A guardar bene e senza pregiudizi campanilistici, non si può non convenire sulla più che probabile dispendiosità e ridotta efficienza delle tre Scuole materne rispetto a quanto si avverrebbe se esse fossero riunite in un unico complesso scolastico:
una sola assemblea dei genitori, un solo consiglio di amministrazione, una sola direzione, una sola segreteria e amministrazione, un solo corpo docenti, una sola mensa e organizzazione dei pasti.
Per non parlare dei parcheggi e delle strutture collettive: una palestra per le attività motorie, adeguatamente spaziosa e attrezzata; sezioni pre-scolari; verde attrezzato; sale comuni, sale educatori e aula assemblee maggiormente strutturate
In alternativa alle opere programmate dalla Amministrazione per l’ampliamento della scuola Primaria, inserita nel piano triennale OP per 1.200.000,00 euro, e per quelle relative alla nuova costruzione per la Scuola materna di Strà, pattuita in una convenzione Comune-De Marchi per circa 600.000,00 euro, è’ obiettivo del Gruppo consiliare Progetto Caldiero presentare una MOZIONE al Consiglio comunale per la discussione di un nostro Progetto di fattibilità che chiameremo POLO scolastico primario.
Il piano finanziario che si aggira su costi per circa 12.000.000,00 €.
Intanto potrebbe prevedere la non spesa di 1.200.000,00€.
Nel mentre si potrebbe realizzare la scuola Materna e i Nidi. Introdurre 600.000,00 € dalla vendita dell’asilo di Strà, Introdurre circa 400.000,00 € dalla vendita dell’asilo di Caldierino. A seguire introdurre circa 2.000.000,00 € dalla vendita della ex scuola elementare C. Ederle. Complessivi 4.200.000,00 €.
Per il resto stipulare un congruo mutuo di circa 8.000.000,00 € a lunga scadenza con la Cassa D&P.
Per predisporre tale iniziativa, occorrerà conoscere il dato storico, i parametri necessari al dimensionamento delle strutture di edilizia scolastica, la possibilità di reperire un’area adeguata.
Occorrerà indicare la misura dell’investimento e se vi sia la possibilità di finanziare l’iniziativa.
Dato che il PATI stabilisce che la popolazione di Caldiero si fermerà a 8000 abitanti residenti, partendo dai PARAMETRI SCOLASTICI, possiamo individuare la capacità futura dei plessi scolastici

IL PROGETTO DI FATTIBILITA’.
POPOLAZIONE SCOLASTICA:
NIDO D’INFANZIA con n. 100 posti bambinoi( 50 posti disponibili per piccoli e lattanti + 50 per semidivezzi),
NIDO INTEGRATO con n. 150 posti disponibili per bambini dai 18 ai 36 mesi.
SCUOLA MATERNA con n. 255 posti disponibili,
SCUOLA PRIMARIA con n. 415 posti disponibili,
SCUOLA SECONDARIA con n. 251 posti disponibili.
CAPIENZE:
Le AULE nelle diverse fasi dovranno essere realizzate in modo da contenere un numero adeguato di bambini a norma di legge e della sicurezza, come si possono calcolare attingendo gli elementi dalle tabelle allegate.
La superficie utile lorda dovrà essere in quantità calcolata seguendo i parametri come da tabella allegata.
ASSISTENTI E INSEGNANTI (Legge Regione Veneto 14/2005)
Fase Nido d’Infanzia fino a n.° 6 bambini per assistente,
Fase Nido integrato n.° 8 bambini per educatore,
Fase Scola Materna n.° 12/15 bambini per classe.
Fase Primaria e Secondaria a seconda dei piani generali del Ministero PI.
SPAZI ANNESSI PER SERVIZI; PARCHEGGI E VERDE.
Sono tutti da determinare, in base alle norme più sotto descritte e alla disponibilità di aree adatte al progetto di POLO SCOLASTICO PRIMARIO.

Tenuto conto dei parametri indicati, per sviluppare il progetto per il POLO SCOLASTICO PRIMARIO, si dovranno determinare:
L’area massima da acquisire. La planimetria descrittiva delle diverse fasi e aree scoperte. Il costo per l’acquisizione dell’area. Il costo delle opere secondarie dei sottoservizi. Il costo dei parcheggi e del verde. Il costo delle strutture e impianti, separati per stralci. Il piano di fattibilità che comprenda uno schema plani - volumetrico, una indicazione economica e finanziaria. Nel piano vanno dimensionati:
il NIDO D’INFAZIA per tutto il Paese; il NIDO INTEGRATO e la SCUOLA MATERNA UNITARIA, sostitutivi di quelli esistenti a Caldierino e alla Strà, la Scuola primaria.

La scuola materna di Caldiero e la secondaria (media), per il momento, non rientrano nel progetto di fattibilità e si considerano come punti scuola distaccata di un unico quadro amministrativo e organizzativo.

Il piano dovrebbe contenere, allegati, i paini delle diverse strutture, i tempi per la realizzazione a stralci del POLO SCOLASTICO PRIMARIO, nei modi: PRIMA FASE con l’acquisizione dell’area e la realizzazione dello opere secondarie e dei sottoservizi, parcheggi e verde, SECONDA FASE con la realizzazione della struttura della SCUOLA PRIMARIA, TERZA FASE con la realizzazione del NIDO D’INFANZIA, del NIDO INTEGRATO e della SCUOLA MATERNA UNITARIA, strutture sostitutive di quelle esistenti a Caldierino e alla Strà.

La nostra proposta è “neutra”, fuori cioè dalle naturali influenze ideologiche o di posizione “forte” che da sempre indirizzano l’Amministrazione verso scelte colorate.

Non entriamo, quindi, in merito a scelte di gestione pubblico o private che siano, ma restiamo semplicemente legati al necessario sviluppo delle strutture scolastiche che ora sono anacronistiche, illogiche e costose ( le tre Scuole materne del Comune sono regolarmente in perdita di gestione; basti leggere gli ultimi bilanci.
Caldiero Don Provoli perde rispetto ai ricavi di gestione il 10% nella Scuola materna e il 35,8 % nel nido d’infanzia!).
La proposta potrebbe essere molto sentita dalla popolazione di Caldiero:
La gestione centralizzata permetterebbe facilità di consegne e ripresa dei bambini, costi virtuosi, efficienza amministrativa e d educativa,
Coppie giovani per un verso e anziani per un altro, con aspettative coincidenti: gli uni per motivi di affidamento dei figli e nonni per le attività di sostegno conseguente ai figli.
Non solo.
La sicurezza è diventata una cosa molto importante e un Polo controllabile elettronicamente e a vista mirata permetterebbe una sorveglianza compatibile ed efficace.
La mobilità verrebbe semplificata con parcheggi interni ed esterni congrui e sorvegliabili e con vie di accesso semplificate.
Il lavoro fa riferimento alle norme vigenti sull’edilizia scolastica e sui parametri educativi:
- D.M.18 dicembreb1975.
- Legge 11 gennaio 1996, n. 23
- Nidi d’infanzia L.R. Veneto 32/90).
- Innovazioni sui Nidi L.R.Veneto 14/2005.


Redatto nel febbraio 2008 da
dr Menotti Mainardi.

Umbe ha detto...

Dr. Mainardi,
confrontando il suo contributo del Febbraio 2008 e il testo della mozione presentata Lunedì scorso noto che la stima economica dell'investimento è passata da 12 a 15,5 milioni di Euro.
Il reperimento delle risorse economiche è sicuramente il freno più forte per una tale iniziativa.
In consiglio è stata fatta una valutazione che un mutuo ventennale (per un importo di 10 milioni) comporterebbe il pagamento di una rata annuale vicina agli 800.000 Euro.

Secondo me, dal dibattito che c'è stato, la maggioranza ha espresso la convinzione che si debba comunque procedere con l'ampliamento della scuola elementare non escludendo piani a lungo termine (da valutare attentamente in un rapporto costi/benefici ... non solo economici).
Votare una mozione specifica Lunedì avrebbe probabilmente fermato la proposta.
Ritengo che i proponenti abbiano fatto bene a ritirare la mozione (pur discussa ampiamente) sollecitando ulteriori discussioni.

Personalmente credo che, su questioni così impegnative per il paese, sia indispensabile allargare il dibattito alla cittadinanza, per portare più elementi alle valutazioni di convenienza o meno delle diverse proposte.

Nella mia esperienza di genitore ho trovato particolarmente comoda la vicinanza della scuola materna (oggi dell'infanzia) ed elementare (primaria) e non sono convinto che accentrare tutto in un unico punto del paese dia un reale vantaggio.
Tuttavia è giusto ampliare il dibattito al di fuori del consiglio comunale per far capire bene alle famiglie le alternative.
Saluti,