venerdì 19 marzo 2010

Venerdì 26 Marzo 2010: Consiglio Comunale

CaldierOnline "sbarca" su FaceBook.
Per favorire la discussione ho deciso di impostare un gruppo su FaceBook dal nome CaldierOnline per offrie una possibilità in più ai navigatori caldieresi per richiedere informazioni o commentare le iniziative del nostro paese.
Nella foto una schermata che riproduce l'evento relativo al prossimo Consiglio Comunale.



Il consiglio è convocato per le ore 19.00 di Venerdì 26 Marzo 2010, nella sala consiliare (ex Municipio in P.zza Vittorio Veneto) per discutere e deliberare sul seguente:


ORDINE DEL GIORNO


1. Amministrazione – Presa d’atto dei verbali della seduta precedente: dal n. 41 al n. 44 del 23.12.2009.
2. Tributi – Imposta comunale sugli immobili (ICI) – Determinazione dell’aliquota e detrazioni per l’anno 2010.
3. Tributi – Conferma dell’aliquota discrezionale addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2010.
4. Bilancio – L.R. 20.08.1987, n. 44 – Ripartizione della quota dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria per gli interventi concernenti chiese e gli altri edifici religiosi.
5. Bilancio – Determinazione prezzi di vendita relativi alla cessione delle aree. Leggi N. 167/62, N. 865/71 e N. 457/78.
6. Bilancio – Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici 2010-2012: Esame ed Approvazione.
7. Bilancio – Bilancio di Previsione 2010 – Relazione Previsionale e Programmatica – Bilancio pluriennale 2010-2012: esame ed approvazione.
8. Azienda Speciale Terme: Approvazione del Bilancio di Previsione E.F. 2010 – Relazione Previsionale e Programmatica – Bilancio pluriennale.
9. Interpellanza presentata dal capogruppo della lista civica "Lo Sperone", Sig. G. De Robertis, ad oggetto "Giornata dell'ambiente 21 Febbraio 2010".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un argomento da illustrare.

L'ACQUA da bere e le recenti questioni.

Assistiamo a una vicenda contorta e incerta.

Va subito chiarito che l'acqua è un bene demaniale, di proprietà, quindi, dello Stato.

Ogni ipotesi di farla passare come proprietà di privati imprenditori è destituita di ogni fondamento. Su questa ipotesi si è scatenata un campagna di disinformazione dettata dalla ignoranza delle norme o , piuttosto, da una mirata campagna allarmistica e ideologica.

La confusione nasce storpiando la letture della recente Legge (Novembre 2009) che elimina l'ggiudicazione "interna" della gestione del servizio di distribuzione dell'acqua ad aziende appositamente costituite con capitali pubblici e affidate "in House" (a partire dal 1 gennaio 2012). Gli affidamenti dovranno normalmente passare dalla trasparenza delle gara di evidenza pubblica.

Sopra a queste aziende di servizio abiamo una Autorità, quella di ambitoterritoriale ottimale ATO, che coordina tale affidamenti e provvede a stabilire investimenti e tariffe, sia dell'acqua del rubinetto, che dei sistemi di raccolta e depurazione dei reflui fognari.

Da qualche settimana (23 marzo) la Legge è cambiata anche per le Autorità dell'acqua.

Gli ATO saranno aboliti dal 1 gennaio 2011.

Si potrebbe dire: tutto da rifare! Ed è proprio cosi.

La Regione Veneto entro il 2010 dovrà disporre come sarà organizzato il coordinamento idrico e a quale nuova struttura pubblica affidarlo. Sarà un nuovo compartimento regionale o saranno affidate le Provincie?

Non è dato saperlo. Per gli utilizzatori non dovrebbe essere rilevante conoscere come si porganizzerà il nuovo sistema di coordinamento degli investimenti, dei servizi tariffarie e delle gare pubbliche per l'affidamento del servizio idrico. Probabilmente il sitema sarà unificato e controllerà sia il sistema idrico che quello dei rifiuti urbani.

All'utente riguarderanno due cose essenziali: le tariffe e la qualità-afffidabuilità dell'acqua del rubinetto.

Va ben spiegato come le tariffe saranno stabilite, salvo ulteriori cambiamenti legislativi, dall'Ente di coordinamento. Lo farà in maniera evidente e basandosi sui consumi statistici divisi per la spesa del servizio (investimenti, interessi bancari e spese correnti).

Dovrebbe essere la volta buona che il Gestore si farà carico e darà trasparenza del controllo della qualtità dell'acqua, del potenziamento dei nostri impianti e di completare gli allacciamenti di centinaia di utenze caldieresi che ancora dopo 15 anni non sono collegate alle reti distributive dell'acqua potabile (eliminando quella stravecchia in acciaio) e a quella della raccolta fognaria.

www.menottimainardi.it