(immagini tratte dal Sito della Comunità Cenacolo)
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Prima hanno negato di aver commesso il furto alle Terme di Caldiero mercoledì: «Volevamo restituire il portafoglio appena preso dallo zainetto» hanno raccontato in aula. Poi, però, di fronte alle deposizioni tutte concordanti di tre testi, il direttore e i due collaboratori della struttura, hanno piegato la testa e hanno chiesto e ottenuto di concordare la pena con il pm in aula Maria Cristina Cani. Il processo si è così concluso con due patteggiamenti a 4 mesi. I due giovani N.P., 26 anni e il coetaneo N.B., residenti nell’est veronese, si sono consolati lasciando in libertà il tribunale al termine del processo, celebrato con il rito direttissimo davanti al giudice Dario Bertezzolo..
Ieri in aula il maresciallo dei carabinieri di San Bonifacio ha ricostruito le fasi del furto. I due giovani hanno prelevato lo zainetto, contenente il portafogli, nella struttura delle docce. Dopodichè, sempre a parere dell’accusa, si sarebbero recati in una piccola zona boschiva a nord delle Terme di Caldiero. Alla fine, avrebbero nacosto il portafoglio sotto l’asciugamano di uno dei due.
Ad accorgersi del furto, è stato prima il titolare dello zainetto che ha lanciato l’allarme alla direzione delle Terme. Sono scattati subito i controlli e i due giovani sono stati intercettati proprio nel parco dal personale di vigilanza. Sono stati così pedinati mentre il direttore telefonava ai carabinieri che, dopo le prime verifiche, li hanno arrestati. Ieri il processo, il patteggiamento e la scarcerazione dei due veronesi.

Il consiglio è convocato per le ore 19.00, nella sala consiliare (ex Municipio in P.zza Vittorio Veneto) per discutere e deliberare sul seguente:
(Immagine di repertorio tratta dal quotidiano L'Arena)