giovedì 27 novembre 2008

Giovedì 27 Novembre 2008: Consiglio comunale


Il consiglio è convocato per le ore 20.30, nella sala consiliare (ex Municipio in P.zza Vittorio Veneto) per discutere e deliberare sul seguente:


ORDINE DEL GIORNO

1. AMMINISTRAZIONE - Mozione presentata dal gruppo "Progetto Caldiero": sul polo scolastico materno-primario.
2. AMMINISTRAZIONE - Risposta ad interrogazione presentata a firma del gruppo "Progetto Caldiero" relativa alle opere previste nel PIRUEA per la realizzazione del Polo sportivo.
3. AMMINISTRAZIONE - Presa d'atto dei verbali della seduta precedente (6/10/08)
4. BILANCIO - Assestamento generale al bilancio di previsione esericio finanziario 2008 (Variazione n. 6).
5. URBANISTICA - Piano urbanistica attuativo (P.U.A.) di iniziativa privata denominato "Stazione" - Presa d'atto aggiornamento elaborati a seguito delibera C.C. n.38 del 26/7/2007 di approvazione dello strumento urabinistico attuativo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

UNA SCONFITTA ANNUNCIATA!
Il Consiglio comunale ha bocciato la proposta approvata delle minoranze.
Progetto Caldiero aveva ipotizzato, e studiato anche nei particolari, la realizzazione di un complesso unico per ospitare un NIDO d'infanzia, mancante a Caldiero, una Scuola d'infanzia per unificare i due asili di Strà e Caldierinom , inadegfuati e spreconi, e una nuova Scuola elementare( primaria).
Un'iniziativa da realizzare in più anni e finanziabile con prestiti agevolati, con i realizzi delle vendite degli asili e delle vecchie elementari. Niente, meglio la piscina copetrta per forestieri, un polo sportivo per il calcio e qualche baratto di vecchio stampo in Viale della Stazione.
Non ci lamentiamo per la sconfitta delle minorenza., ci fa pena assistere a poca lungimiranza e fanatismo anti sviluppo.
Che ne sarà dei figli e dei figli dei vostri figli???
Mainardi ;Menotti

Umbe ha detto...

Dr. Mainardi,
mi permetta una considerazione personale sulla proposta di Progetto Caldiero.
Per come è stata presentata la mozione in Consiglio Comunale non si trattava di discutere l'ipotesi del polo scolastico o meno ma di approvare o meno una sorta di vincolo per l'amministrazione comunale ad impegnarsi per una realizzazione onerosissima dal punto di vista finanziario senza aver predisposto un verosimile piano di fattibilità.
La mozione infatti lasciava all'amministrazione l'individuazione dell'area e il reperimento delle risorse.
Posso quindi capire la contrarietà dei miei colleghi.

L'attuale maggioranza ha predisposto (anche economicamente) un piano alternativo per coprire le esigenze soprattutto per la scuola primaria e punta ad attuarlo.

Su questa decisione, secondo me, sarebbe stato più utile coinvolgere la popolazione in un dibattito sui pro e contro del polo scolastico, prima di ripresentare la mozione in consiglio comunale.
Che io sappia non c'e' stato nemmeno un confronto tra maggioranza e minoranza nel periodo tra i due consigli comunali nei quali se ne è discusso.
L'impressione è che, nello stesso periodo, ci si sia solo impegnati a fomentare ulteriori polemiche sull'operato presente e passato dell'amministrazione.
Da qui, secondo me, ... la sconfitta inevitabile (della mozione).
Per il futuro, su idee di così largo respiro, consiglierei un coivolgimento diverso dei cittadini di Caldiero, un dibattito sereno su pro e contro e alla fine la discussione e la formalizzazione delle decisioni in consiglio comunale.

Saluti,
UL

Anonimo ha detto...

MAINARDI,non anonomo, prende atto dei suggerimenti del consigliere Ligorio, che ringrazio per la cortesia e il tempismo.

Soffusamente, faccio notare che Progetto Caldiero ha svolto in primavera un'Assemblea aperta dove è stata illustrata l'idea e un piano di fattibilità.
Allora per il Sindaco presemziava l'ex assessore Crivellente.

La mozione discussa dal Consiglio comunale veramente lasciava alla maggioranza aperte le porte che Lei ricoprda, ma anche la possibilità di un revolving inserendo i finanzioamenti sul triennale a venire.
Vuol dire ai posteri. Bastava far passare l'orientamento e poi tenere la linea per evitare di fare investimenti che considero incongrui, quali l'ampliamento della elementari e lo spostamento dell'asilo della Strà.

Cordialmente.
Menotti Mainardi.

Anonimo ha detto...

Caldiero, 3 dicembre 2008.
IL POLO SCOLASTICO:
un sogno, utopia o un’idea da perseguire?

Caro Umberto Ligorio.
Faccio seguito ai miei rapidi interventi precorsi.

1971. Scuola elementare Carlo Ederle.
Inizia la mia “carriera” di genitore caldierese impegnato: il mio primogenito frequenta la prima elementare.
Allora, lancio e realizzo il primo Comitato dei genitori per le elementari. Ne sarò il primo presidente.
Subito dopo, il Comitato per il doposcuola e la mensa scolastica, che durerà fino alla soppressione fatta dal’ ex sindaco Alberti nel 1999.
Poi, Decreti delegati per la scuola e ci sono.
Alla fine rappresentante del Comune di Caldiero nel distretto scolastico a San Bonifacio.

1997. Rapporto sulla necessità di realizzare a Caldiero un Nido d’infanzia a coronamento di una ricerca fatta con l’aiuto dell’Università agli studi di Verona. Sarà da qualche parte nell’archivio del Comune.

Non mi sono occupato di docenza, ma di progettare l’organizzazione scolastica caldierese per quasi quarant’anni.
Per dire che, se mi sono arrogato il diritto di proporre una fattibilità per un Polo scolastico, è perché ci ho messo molto della mia esperienza e beneficiato di tutta la collaborazione di amici docenti e progettisti.

Sono d’accordo con Lei che la mozione è stata presentata male nella proposta di delibera. L’estensore, certamente, si era affidato alla lettura del lavoro progettuale che la accompagnava.
Era un’idea per un tracciato da assumere come guida per evitare di fa pasticci e per non commettere errori capitali.

Gli obiettivi della proposta di Polo scolastico materno - primario erano più di uno:
Realizzare una nuova struttura, inesistente a Caldiero, come il NIDO d’Infanzia per lattanti e post lattanti.

Unificare due Scuole d’infanzia (Caldierino e Strà) per riportare l’economicità alle gestioni, che sono da tempo passive.

Ampliare la ricettività della Scuola primaria (elementare).

Riunire gli istituti scolastici in un centro accessibile solo agli addetti e ai bambini.

Dare sicurezza interna, con il rispetto totale delle norme antirischio e antinfortunistiche.

Dare sicurezza esterna, con accesso controllato e dotato di barriere antintrusione.

Dare a tutti gli istituti le strutture accessorie, sufficienti e adeguate.
La palestra per l’educazione motoria; i laboratori per le lingue, la cultura musicale e l’informatica; le sale mensa; di riposo per i bambini prescolari; le sale docenti; le sale per i consigli genitori- docenti;gli uffici amministrativi e di direzione; la biblioteca e l’archivio; il magazzino; i servizi alla persona.

Dare adeguata e attrezzata area verde per l’esercizio dell’aria libera agli alunni.

Assicurare ogni facilitazione per i parcheggi dei genitori, dei docenti e degli addetti.

Costruire vie d’accesso scorrevoli e sicure.

Realizzare il Polo scolastico il più possibile in posizione baricentrica al paese.

Assicurare la economicità delle gestioni, con i vantaggi della centralità e delle necessarie e ottenibili economie di scala.

Il piano di fattibilità poteva essere inserito nei piani triennali, aggiornati di anno in anno, a seconda dell’andamento dei lavori. E’ stata studiata la sintesi finanziaria, purtroppo inadeguatamente illustrata nella proposta di delibera.

Il primo passo, anno uno, doveva essere l’acquisizione del terreno. Reperire circa 45.000 mq tra la ZAI e le Terme. Va detto che qui il terreno è disponibile dal 1993, quando l’amministrazione M. Ferro distrasse dal progetto bloccato per la scuola per l’agricoltura 6/700 milioni di lire e acquistò da Tessari i terreni tra le vecchie terme e il Monte Rocca. Dove da più di 10 anni giace inutilmente il piano di sviluppo termale. Nessuno esborso.
Altrimenti acquisto per pubblica utilità con una spesa stimata in 1.500.000 €.
Il secondo passo, anno due, poteva essere la realizzazione di urbanizzazione per circa 1.000.000 €.
Poi la scuola primaria in tre stadi da 200 posti alunno per il primo stadio, anno tre, comprendente le strutture accessorie per un investimento di circa 3.000.000 €; il secondo, anno quattro, e il terzo, anno cinque, in progressione, ciascuno per 150 alunni e per un investimento di circa 2.000.000 € (totale 7.000.000€).
Quindi il Nido d’infanzia, anno sei, per circa 100 bambini e per circa 1.500.000 €, e la Scuola d’infanzia per 125 bambini e per circa 2.000.000 €.
Complessivamente si poteva ipotizzare un investimento per circa 13.000.000 € diluito in sei anni, che, con l’abbattimento di 3/ 4.500.000€ con le dismissioni e con l'uso del terreno termale, avrebbe assunto una più spedita fattibilità.

Una bella botta.
Ma da realizzare in più anni.

Nel contempo, si possono stimare le probabilità di realizzare la vendita dei beni che si sarebbero andati sostituendo:
scuola elementare C. Ederle, anno quattro, e poi l’asilo di Caldierino e di Strà, anno sei, per stimati 3. / 4.500.000 €.

Si è tenuto conto che la Regione Veneto finanzia i Nidi d’infanzia e che, dai nostri rilievi, la capacità d’indebitamento del Comune, consentirebbe il restante indebitamento presso la Cassa deposi e prestiti, da farsi, come si è visto, per scaglioni e a fasi successive negli anni.

Un’idea folle?
Penso, invece, che poteva essere assunta dalla maggioranza e fissata come obiettivo guida nei futuri piani per le opere pubbliche destinate alla pre scolarità e all’educazione cittadina, per il prossimo decennio.

Ma altri non sono d’accordo e la democrazia prevede il rispetto delle scelte, ma anche l’addebito se fatte male!
Ai posteri.
Menotti Mainardi

Anonimo ha detto...

Caldiero, 24 aprile 2009.

IL POLO SCOLASTICO RESPINTO.
A Caldiero questa Amministrazione ha trovato” il coraggio “ di respingere il nostro progetto.
Cosi Caldiero, ancora per decenni, avrà gli asili della spartizione, la scuola elementare e media trapassate e insufficienti.
Tutte strutture fondamentali, prioritarie per un società pensata, efficace sicura e efficiente: invece, prive dei requisiti di una società moderna.

Progetto che avevamo pensato, analizzato e per il quale abbiamo dimostrato la sua fattibilità.
La controprova viene da quanto scrive L’Arena Mercoledì 22 Aprile 2009

“ BUTTAPIETRA. Lavori in località Bovolino.
Prima pietra per costruire il polo scolastico.
Sarà costruito un edificio per elementari e medie Poi saranno realizzati palestra e auditorium
Dopo anni di annunci e rinvii, l’attesa per l’avvio dei lavori del nuovo polo scolastico è terminata. Nell’area prescelta di viale dell’Agricoltura, in località Bovolino, è stata posata la prima pietra dell’edificio che dovrà diventare il complesso che unirà le scuole elementari e medie del capoluogo e della frazione Marchesino.
Alla cerimonia hanno preso parte gli assessori provinciali Maria Luisa Tezza (Non poteva mancare), Dionisio Brunelli, Alberto Martelletto (Non poteva mancare), il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Giovanni Pontara e il sindaco Gian Paolo Pighi,…….. All’inaugurazione hanno assistito numerosi cittadini.
Con il taglio del nastro, è stato avviato il primo stralcio dell’opera, che consisterà nella creazione di una palazzina destinata alle scuole elementari.
L’impresa Paccagnella di Padova, che si è aggiudicata l’appalto, avrà circa 500 giorni di tempo per terminare il lavoro. Il primo dei quattro stralci previsti costerà quattro milioni 930 mila euro.
Le spese saranno coperte con fondi regionali, della Fondazione Cariverona e con un mutuo acceso dall’amministrazione.
Una volta terminato, l’edificio accoglierà le classi elementari (Primo e secondo stralcio) e sarà abbastanza ampio per ospitare provvisoriamente anche le medie (terzo stralcio). Con la seconda parte del progetto, invece, è previsto che venga realizzata la palestra.
Il quarto stralcio, infine, prevede l’edificazione di un auditorium.
……….”
Guarda caso, il procedimento di realizzazione nella sua gradualità e costi assomiglia al nostro progetto, bocciato, invece, dalla mancanza di lungimiranza, protervia e incompetenza di questa maggioranza.

Buona pace per le nuove generazioni e… per la scuola del domani!
Menotti Mainardi